Il toscano rimonta nel finale finendo dietro il sudcoreano Jin Jong-oh, assoluto dominatore della pistola da 10 metri. L’azzurro a Londra solo grazie all’ultimo pass disponibile. Bronzo al serbo Andrija Zlatic. “Mi dicevano che ero un talento… Ci ho creduto”
Ancora più bella perché totalmente inattesa. La prima medaglia azzurra di Londra 2012 arriva grazie a Luca Tesconi, 30enne di Pietrasanta, che nella pistola aria compressa 10 metri conquista l’argento con una finale strepitosa. Quinto dopo le qualificazioni, il versiliese era scivolato al sesto posto a metà gara, ma gli ultimi cinque colpi sono stati un capolavoro di freddezza: 10.7, 10.7, 10.5, 10.5 e un 9.7 conclusivo (584 il totale) che bastava per tenere a distanza il serbo Zlatic, con il sudcoreano Jin Jong-oh argento a Pechino 2008, ma campione mondiale in carica nei 10 e 50 metri, che portava a casa l’oro, mentre il cinese Pang Wei, olimpionico uscente, scendeva dal podio.
L’impresa di Tesconi è una sorpresa, in quanto l’azzurro, numero 27 nel ranking mondiale, non era mai andato oltre un 10° posto in carriera, anche se, come ha spiegato il coach della pistola, Marco Masetti, era in crescita. “L’obiettivo era arrivare in finale – racconta sorridente Luca con la medaglia al collo –. Ho continuato a fare le stesse cose che faccio in allenamento, sono riuscito a ricreare quelle medesime situazioni e così mi sono ritrovato tra i primi 8. A casa con i miei colleghi mi ero allenato tanto per arrivare in finale, all’inizio ero teso e nervoso ma poi mi sono chiuso nella mia bolla”. La rimonta che ha entusiasmato le tribune del Royal Artillery Barracks fa parte del suo arsenale: “Ho sempre molti alti e bassi – prosegue Luca –. Non ho mai avuto vie di mezzo, oggi è andata bene. Non seguivo la classifica durante la gara, così alla fine quando ho visto “Luca Tesconi argento” mi si sono chiusi gli occhi. Ancora non ci credo. Se me l’avessero detto prima di partire avrei risposto “ci provo”. L’obiettivo era la finale ma una volta arrivato mi sono detto “o la va o la spacca”.
E’ andata, eccome se è andata. Al poligono è arrivato accompagnato da papà. “Era una domenica pomeriggio estiva, nel 2000, e mio padre mi portò per farmi vedere l’ambiente che frequentava da giovane. Quel giorno provai sia carabina sia pistola, e devo dire che mi sentivo molto più a mio agio con l’arma corta. Da allora ho continuato a frequentare il tiro a segno di Pietrasanta. Mi dicevano che ero un talento… Ci ho creduto”. Così l’Italia porta a casa la prima medaglia nella pistola dall’oro di Roberto Di Donna ad Atlanta ’96. Per merito dell’artista di Pietrasanta, come spiega il suo allenatore: “Ha fatto la scuola d’arte, e il suo carattere estroverso si riflette nelle sue gare. Proprio per questo non gli si possono porre limiti”. Oggi il limite è il cielo. Azzurro e d’argento.
CLASSIFICA FINALE — Ecco la classifica finale della gara di pistola ad aria compressa dai 10 metri: 1. Oh Jin Jong (Cor) 688,2 punti; 2. Luca Tesconi (Ita) 685,8; 3. Andrija Zlatic (Ser) 685,2; 4. Wei Pang (Cin) 683,7; 5. Oleg Omelchuk (Ucr) 683,6; 6. Pablo Carrera (Spa) 683,3; 7. Joao Costa (Por) 682,3; 8. Kai Jahnsson (Fin) 679,1. L’altro italiano in gara, Francesco Bruno, ha chiuso al 29° posto.
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