«Tornare in Italia per gli incentivi fiscali? No grazie, allo stato attuale no. Qui in Francia sto maturando un’esperienza fantastica. E preferisco pagare più tasse, pur di avere maggiori prospettive professionali». Francesco Macrì Gerasoli, nato 30 anni fa a Messina, oggi lavora medico radiologo al centro universitario ospedaliero di Nimes, nella Francia del Sud: è stato appena nominato responsabile del servizio di emergenze radiologiche.
«Certo che mi sarebbe piaciuto restare in Italia, magari all’università come ricercatore. Però non mi accontentavo di una vita da precario – spiega Macrì Gerasoli -. Come specializzando guadagnavo 1.800 euro al mese, con i contratti co.co.co. sarei arrivato, forse, a 2.200. Ma non l’ho fatto solo per i soldi, di abbandonare tutto e tentare la fortuna all’estero. Mi ha spinto soprattutto il desiderio di conoscere, di crescere».
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