Il kitesurfing (o kitesurf o kiteboarding) è uno sport acquatico, di recente invenzione (1999), nato come variante del surf; consiste nel farsi trainare da un aquilone (“kite” in inglese), che usa il vento come propulsore e che viene manovrato attraverso una “barra di controllo” (barra), collegata al kite da sottili cavi (quattro o cinque) di dyneema o spectra detti “linee”, lunghi tra i 22 e i 27 m.

Il kitesurf si pratica con una tavola ai piedi con la quale si “plana” sull’acqua.

In condizioni di vento debole si usano aquiloni di dimensioni più grandi di quelli usati con vento forte. Con le condizioni ideali è possibile praticare lo sport in maniera sicura, planando semplicemente (freeriding), compiendo svariate evoluzioni o tricks (freestyle). È possibile usare il kite sia sulle onde (wavestyle) che su acqua piatta (wakestyle) a seconda della caratteristiche dello spot, cioè in gergo il luogo ventoso utilizzato.

Le diverse tipologie di stili richiedono corrispondenti tipi di tavola: per cavalcare grandi onde si utilizzano tavole simili a surf, con una punta (monodirezionali) per compiere acrobazie aeree si usano tavole bidirezionali che si prestano ad essere utilizzate con maggiore efficacia se l’acqua è per niente o poco mossa.

Le condizioni di vento ideali per i principianti del kitesurf sono comprese tra i 12 e i 24 nodi (kts).

L’esperto riuscirà, con l’opportuna attrezzatura, e la corretta valutazione del meteo e dello spot utilizzato ad usare venti compresi tra gli 8 ed oltre i 40 kts.

A differenza, per esempio, del windsurf, il kitesurf si può praticare con venti ritenuti “deboli” permettendo trick, velocità ed accelerazioni.

Il Kitesurf è da ottobre 2008, ufficializzato da ISAF, il mezzo mosso dal vento più veloce del pianeta, con oltre 55kts di velocità media su 500m di percorso; il kitesurf è anche il mezzo più veloce in ogni andatura dal lasco alla bolina.

Si ritiene che ci siano ancora ampi margini di evoluzione in ambito tecnico, con possibile ulteriore aumento delle velocità e limiti raggiungibili. (fonte: Wikipedia)